martedì 23 febbraio 2016

10 modalità di pensiero che sabotano la forza dell'Ego indebolendone la resilienza


Un Ego resiliente, cioè dotato di una buona forza e capacità adattiva è generalmente caratterizzato da una sufficiente capacità di gestire i propri processi di pensiero, di regolare le proprie emozioni, e di produrre comportamenti funzionali anche in condizioni avverse o stressanti.
Queste tre capacità costituiscono generalmente un campo di battaglia per l'Ego della personalità: tuttavia senza dubbio una delle maggiori complicazioni nel suo dinamismo è rappresentata dalla funzione psichica "pensiero": infatti un Ego che non sia in grado di gestire funzionalmente e adattivamente il processo logico e analitico, può risultarne notevolmente indebolito. 
Nell'affrontare le nostre routine quotidiane il nostro monologo interno costituisce un'auto narrazione della nostra esperienza. Il dialogo con noi stessi guida il nostro comportamento e influenza il modo in cui interagiamo con gli altri, giocando altresì un ruolo molto importante nella qualità della nostra auto-percezione, dunque su come ci sentiamo nei confronti di noi stessi, degli altri, e del mondo in generale, e conseguentemente influendo sulla nostra forza mentale globale.
Spesso, comunque, i nostri pensieri consci possono non essere realistici: in alcuni casi possono essere addirittura irrazionali o inaccurati. L'adesione ai nostri pensieri irrazionali può condurre a problematiche di vario genere, che possono includere ad esempio difficoltà comunicative, relazionali, decisioni precipitose o incoerenti.
Certamente il progresso nell'acquisizione della forza dell'Ego e dello sviluppo psicologico passa attraverso il riconoscimento e la sostituzione dei pensieri irrazionali, che determinano quelle distorsioni cognitive e quegli atteggiamenti erronei che alla lunga solitamente portano alla sofferenza psichica. I più comuni errori di pensiero possono essere divisi in 10 categorie, che possono essere letteralmente considerate delle trappole pericolose per l'Ego:
1. Il pensiero dicotomico "o tutto o niente" "o bianco o nero" o "buono o cattivo"
2. Sovrageneralizzazione
3. Filtrare gli aspetti positivi
4. Lettura della mente
5. Catastrofizzazione
6. Ragionamento Emozionale
7. Etichettamento
8. Profezia che si autoavvera (autosuggestione negativa)
9. Ideali irrealistici
10. Personalizzazione
Questi 10 meccanismi mentali spesso inconsciamente sostengono il dialogo interiore disadattivo e cristallizzano schemi mentali maladattivi, filtrando in modo più o meno distorto gli aspetti della realtà esterna, e perciò provocando nel corso del tempo vari stati di malessere psicologico (ansia, depressione, psicosomatizzazioni, conflitti relazionali, ecc.).
Lavorare sui pensieri automatici negativi e sugli schemi mentali maladattivi può consentire di recuperare un livello di armonia psicologica e di resilienza allo stress che in alcuni casi e per varie ragioni di natura evolutiva si erano persi o bloccati. 
Se sei interessato ad approfondire l'argomento potrebbe interessarti intraprendere un percorso breve di consulenza psicologica o di psicoterapia.
Dott. Antonello Viola, psicologo-psicoterapeuta
Studio Psicoterapia e Consulenza Psicologica-Psicodiagnostica
Cagliari - Via San Lucifero, 65
Settimo San Pietro (CA) - Via Basilicata, 5



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