martedì 29 agosto 2023

CINQUANTA GOCCE DI SAGGEZZA PER RISCALDARE LA TUA ANIMA

 


CINQUANTA GOCCE DI SAGGEZZA

PER RISCALDARE LA TUA ANIMA


In questo piccolo libro di circa sessanta pagine, che puoi acquistare a un prezzo irrisorio, ho voluto raccogliere una serie di aforismi e citazioni di famosi autori, filosofi, maestri spirituali e psicologi, e alcune mie riflessioni personali, che spero ti potranno essere utili e di aiuto per nutrire e riscaldare la tua Anima, e forse costituire per te un seme di crescita personale e di evoluzione spirituale. A ciascuna di queste citazioni ho voluto accompagnare una mia discussione, che rappresenta il frutto dei miei studi ma anche della mia esperienza clinica, come psicologo-psicoterapeuta.
Puoi portare con te questo piccolo libro ovunque tu vada o in qualsiasi luogo ti trovi, ed eventualmente aprirlo casualmente ad una qualsiasi pagina, e leggere quella citazione, dunque riflettere sulla tua vita, sulle tue relazioni, sulla tua dimensione esistenziale, e su quanto e come risuonano dentro di te i contenuti di quella massima e delle mie riflessioni.

Vai alla pagina del libro: https://www.amazon.it/dp/B0CGL27TK1




IPNOSI NELLA VITA QUOTIDIANA E IN PSICOTERAPIA

 


IPNOSI E VITA QUOTIDIANA

Una semplice guida per comprendere un fenomeno complesso ma naturale


Questo libro non vuole essere un trattato o un manuale sull’ipnosi nella complessità della sua fenomenologia e delle sue applicazioni, piuttosto, a te che forse stai cercando risposte sintetiche e chiare su cosa sia l’ipnosi o che avresti eventualmente intenzione di approcciarti al suo utilizzo nell’ambito di una psicoterapia, voglio fornirti un quadro concettuale sintetico e rendere conto di quanto il fenomeno ipnosi in realtà non riguardi solo la psicoterapia o la medicina, ma la nostra vita quotidiana di tutti i giorni. Ti fornirò pertanto le basi concettuali che riguardano questo metodo di cura antico ma ancora essenzialmente contemporaneo, un quadro sintetico e chiaro di come funzioni l’ipnosi dal punto di vista neuro-bio-psico-fisiologico, e di come la nostra naturale trance quotidiana possa influenzare il nostro equilibrio psicofisiologico, la nostra salute e la nostra armonia interna. Oggi puoi acquistare questa interessante lettura più o meno anche al costo di un caffè, facendo un pieno di adrenalina e ormoni del benessere attraverso l'espansione della tua consapevolezza, e apportando alla tua vita una maggiore armonia esistenziale.

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mercoledì 15 marzo 2023

LA NEUROCEZIONE E LA TEORIA POLIVAGALE IN PSICOTERAPIA

 

La scala polivagale, così come concettualizzata da Deb Dana

 

La neurocezione è un concetto recentemente introdotto da Stephen Porges (direttore fondatore del “Traumatic Stress Research Consortium” e professore di psichiatria presso l'Università della Carolina del Nord) nella sua teoria polivagale, un modello teorico di spiccata e riconosciuta rilevanza per la psicoterapia

Questa teoria, alla cui diffusione ha pure ampiamente contribuito Deb Dana (medico e consulente specializzata nel trattamento del trauma complesso,  Coordinatrice del Traumatic Stress Research Consortium del Kinsey Institut e relatrice di fama internazionale, con la quale ho avuto il piacere di fare un percorso di formazione) cerca di spiegare il funzionamento della parte del nostro sistema nervoso su cui non abbiamo alcun controllo volontario, il sistema nervoso autonomo, e quali siano le possibili implicazioni in psicoterapia. Porges concettualizza la neurocezione come il processo attraverso il quale i nostri circuiti neuronali discriminano se per noi una situazione o una persona sono pericolosi o minacciosi, oppure se al contrario con ciò possiamo sentirci al sicuro senza dover implementare strategie difensive di lotta o fuga o di immobilizzazione.

È importante notare che questo processo si verifica senza la partecipazione della nostra coscienza, cioè avviene ancor prima della percezione cosciente. In primo luogo viene valutato il rischio o la minaccia della situazione: nel caso in cui venga valutata come sicura, i meccanismi difensivi (mediati dal nostro sistema nervoso simpatico) vengono disattivati, ​​per poter essere coinvolti nei comportamenti di connessione sociale. Pertanto, per esempio, persone a noi note o anche estranee, che abbiano un tono di voce e un'espressione facciale adeguati e caldi, promuovono un senso di sicurezza interiore che ci consente di interagire socialmente con loro. Altrimenti avvertiremo una sensazione di disagio o più direttamente di pericolo, che ci porterà ad adottare atteggiamenti e comportamenti difensivi, la cui connotazione, intensità e modulazione saranno direttamente legati all’intensità della percezione di minaccia. Allo stesso modo, se ci riferiamo all’infanzia quale periodo evolutivo fondante e strutturante, un bambino può sentirsi al sicuro e interagire serenamente tra risate e balbettii con la sua figura di attaccamento, se percepita come oggetto relazionale rassicurante, oppure piangere cercando sicurezza in presenza di uno sconosciuto o anche quando lo stesso caregiver sia percepito come una minaccia. Per effettuare questa valutazione di sicurezza vengono prese in considerazione sia le circostanze ambientali che le circostanze viscerali interne, cioè le informazioni che i nostri organi interni inviano al nostro cervello, quindi la nostra valutazione della situazione a livello preconscio si colora anche delle informazioni che provengono dal nostro corpo.

Questo processo ha importanti implicazioni per la psicoterapia, dal momento che una neurocezione del pericolo può essere promossa dalla storia dell'attaccamento o dai ricordi traumatici

Così una persona può mostrare strategie difensive (reazioni frequenti, pervasive e caotiche di lotta o fuga, oppure reazioni dissociative di immobilizzazione) nonostante la sua valutazione cosciente della situazione non indichi alcun pericolo oggettivo attuale. 

Pertanto in psicoterapia è molto importante consapevolizzare il paziente al riguardo delle sue risposte autonomiche disadattive, cercare di mapparle e successivamente trasformarle attraverso un progressivo riprocessamento mediato dalle varie tecniche utilizzate dalla stessa psicoterapia.

La teoria polivagale può essere proficuamente utilizzata in psicoterapia per il trattamento di una vasta gamma di condizioni di disagio psicologico, in particolar modo per i disturbi ansiosi, depressivi e dissociativi, e in tutte quelle condizioni disadattivi in cui siano presenti queste componenti.

La mia pratica clinica della psicoterapia è improntata a un approccio integrativo, in cui all'occorrenza utilizzo tecniche mediate dalla teoria polivagale in psicoterapia. 

Ricevo nelle due sedi dello studio, a Cagliari e a Settimo San Pietro/Sinnai. Qualora interessato/a puoi trovare ulteriori informazioni sui servizi offerti e costi nel mio sito web: www.psicologi-psicoterapeuti-cagliari.it


Bibliografia

Stephen W. Porges , Deb Dana (2018). “Clinical Applications of the Polyvagal Theory: The Emergence of Polyvagal-Informed Therapies”. Norton Series on Interpersonal Neurobiology).  W. W. Norton & Company; 1st edition.

Deb Dana (2018).  “The Polyvagal Theory in Therapy: Engaging the Rhythm of Regulation”. WW Norton & Co.

 

 

 

domenica 16 ottobre 2022

Puoi risolvere tutti i tuoi problemi in una singola seduta di psicoterapia?

 

Puoi risolvere tutti i tuoi problemi

in una singola seduta di psicoterapia?

- La psicoterapia a seduta singola dà un nuovo significato alla frase "terapia mirata" -

 

In meno di due ore, puoi ottenere una messa a punto e un cambio dell'olio, un rimborso delle tasse o un massaggio e forse una nuova visione della vita. Questa è l'idea alla base della terapia a seduta singola (SST), un metodo di consulenza in cui ti presenti, parli, ascolti, impari e te ne vai, possibilmente per sempre. "Nella SST, il terapeuta e il paziente si avvicinano all'incontro come se fosse probabilmente l'unico", afferma Michael F. Hoyt, PhD, che ha letteralmente aiutato a scrivere il libro su questo breve ma significativo tipo di terapia, anzi, è stato co-autore di due volumi sull'argomento.

Hoyt non è l'unico a credere che una singola seduta possa svolgere questo tipo di lavoro. Nel suo popolare podcast, la terapeuta di coppia e autrice di pubblicazioni best seller Esther Perel, illustra come riesca a produrre progressi significativi con problemi relazionali lunghi decenni in sessioni singole di psicoterapia di tre ore. Inoltre, le cosiddette cliniche "talk-in" (le cliniche “Talk-In” offrono ai bambini, ai giovani e ai loro caregiver un rapido accesso ai servizi di consulenza; le famiglie si incontrano con professionisti qualificati disponibili a fornire una sessione di consulenza individuale o familiare), che forniscono consulenza walk-in (estemporanea) per i giovani e le loro famiglie o caregiver, stanno prendendo piede in Canada, e i terapeuti nel Regno Unito e in Australia pubblicizzano sempre più la loro esperienza nell’ambito della psicoterapia a sessione singola.

Hoyt non ha deciso di specializzarsi in “sveltine”. È uno psicologo clinico originariamente formatosi in psicoterapia psicodinamica, e che nella sua pratica solitamente prevede sessioni regolari nel corso di mesi o anni. Ma alla fine degli anni '80, stava lavorando con il collega psicologo Moshe Talmon, PhD, presso un HMO (Health Maintanance Organization: un'organizzazione di mantenimento della salute, HMO, è una rete o un'organizzazione che fornisce copertura assicurativa sanitaria a un canone mensile o annuale) nel nord della California, quando Talmon ha notato che molti dei loro pazienti sono entrati in clinica solo una volta. Insieme allo psicologo Robert Rosenbaum, PhD, Hoyt e Talmon hanno deciso di seguire 200 di questi pazienti per indagare e cercare di capirne le ragioni. "Siamo rimasti sorpresi di sapere che la grande maggioranza si sentiva come se avesse ottenuto ciò di cui aveva bisogno", afferma Hoyt. E questo non costituiva un caso unico che riguardasse solo la loro clinica: altre ricerche hanno mostrato che dal 20 a quasi il 60 percento di coloro che hanno visitato uno psicoterapeuta sono andati solo una volta. Quindi il trio ha condotto uno studio con 58 pazienti, in cui hanno strutturato ogni prima sessione come se fosse l'ultima; Il 59% si è sentito soddisfatto del trattamento e ha rifiutato ulteriori appuntamenti, e di questi pazienti unici, tre mesi dopo l'88% avevano riportato un miglioramento in relazione alla problematica per la quale avevano richiesto un trattamento psicoterapico. I ricercatori hanno quindi sviluppato linee guida su come riformulare una sessione tipica sulla base del presupposto che il paziente non sarebbe tornato.

Nel 1988, Hoyt, Talmon e Rosenbaum hanno presentato le loro scoperte a una conferenza di psicologia a San Francisco. Mentre alcuni critici chiamavano la SST "terapia con cerotti", Holt afferma che molti praticanti erano incuriositi da un metodo che poteva aiutare un gran numero di persone liberando tempo per coloro che richiedevano un'attenzione prolungata. Poiché sempre più professionisti praticavano la SST, i questionari di follow-up hanno mostrato che non solo i pazienti ottenevano molto dalla loro sessione, ma la risoluzione di un problema portava a miglioramenti in altre aree della loro vita.

Quindi, come funziona in genere? Negli appuntamenti che durano in media dai 60 ai 90 minuti, il terapeuta si concentra sui tuoi punti di forza e abilità, quindi ti aiuta a identificare e mettere in pratica le cose che puoi fare ora per sbloccarti. La SST utilizza principi simili alle terapie cognitivo-comportamentali e incentrate sulla soluzione, entrambe intese ad aiutarti a risolvere il tuo problema da solo. "Invece di guardare quali pensieri e comportamenti negativi potrebbero causare il tuo problema, esaminiamo quelli positivi che potrebbero risolverlo", afferma Hoyt.

Quel metodo ha attratto fortemente Keren, uno dei recenti pazienti di Talmon in Israele. Anche se Keren ha 48 anni, è sposata e madre di figli adulti, i suoi genitori stavano ancora cercando di controllare le sue finanze. Ma non le interessava un'analisi approfondita del passato; voleva un consiglio specifico su come parlare con i suoi genitori di una questione che la torturava da tempo: mettere a suo nome la casa che avevano acquistato e dove viveva. Temeva che anche affrontare questo argomento potesse danneggiare la loro relazione.

Dopo 30 minuti con Talmon, Keren si sentiva come se avesse compreso appieno la dinamica della sua famiglia; hanno trascorso la seconda metà della sessione concentrandosi sulla conversazione imminente e sul gioco di ruolo. "Il dottor Talmon mi ha aiutato a capire che non solo dipendevo dai miei genitori, ma anche loro dipendevano da me", dice Keren. Si rese anche conto che la sua reazione alla risposta dei suoi genitori, per quanto negativa potesse essere, era completamente nelle sue mani. Due giorni dopo la seduta, Keren si è seduta con sua madre da sola ed ha espresso come a questo punto della sua vita, non avere la proprietà a suo nome la mettesse in una posizione di svantaggio. Con sua sorpresa, sua madre acconsentì: "ha detto che non ci aveva mai pensato in quel modo." Entro tre settimane, i suoi genitori le hanno presentato una lettera legale dicendo che la proprietà era sua. Dopo di ciò Keren non ha più avuto bisogno di parlare nuovamente con Talmon dei suoi genitori, ma ha preso un appuntamento per discutere di una questione completamente diversa che coinvolge il suo capo e questioni lavorative.

Le persone che tendono a ricavare i migliori risultati con la SST, dice Hoyt, possono identificare un obiettivo relativamente specifico: affrontare il dolore, costruire l'autostima, convalidare i sentimenti. Negli studi, è stato anche dimostrato che la SST aiuta a ridurre l'ansia, gli incubi ricorrenti, l'abuso di alcol e l'autolesionismo, oltre ad aiutare a gestire le fobie e gli attacchi di panico. Naturalmente, ci possono essere casi, come quando qualcuno è stato maltrattato o sta affrontando un trauma, in cui una singola sessione "potrebbe aprire una lattina piena di vermi, e lasciare al cliente sentimenti che non riesce a gestire", afferma Ryan Howes, PhD , uno psicologo clinico in uno studio privato a Pasadena, in California, che ha svolto una manciata di sessioni una tantum su richiesta dei pazienti. Quelli sono casi in cui le sessioni aggiuntive hanno un senso.

Il suggerimento che potresti risolvere un problema proprio qui, proprio ora, oggi, può dare potere. "Il numero più comune di visite terapeutiche a cui molte persone si impegnano è zero", afferma Brian Yates, PhD, professore di psicologia all'American University di Washington, DC, che studia il rapporto costo-efficacia della terapia. Quindi, se qualcuno prova una visita e ne esce con un piano concreto, un rinvio o anche il desiderio di partecipare a più sedute, "può essere molto meglio di niente". E alla fine, dice Talmon, "non importa di quante sedute hai bisogno, se ti avvicini a ciascuna come se fosse l'unica, è probabile che sia la forma di terapia più conveniente che tu possa avere".

Anche se non esiste un elenco di psicoterapeuti SST, per aiutarti a trovare uno specialista puoi controllare i siti web degli psicoterapeuti e fare riferimento a frasi come "a breve termine", "psicoterapia breve", "focalizzato sulla soluzione" e "risoluzione dei problemi"; chiama questi specialisti e chiedi se sono aperti a incontrarti anche una sola volta o poche volte. 

Nel mio studio specialistico puoi richiedere l’intervento di “psicoterapia a seduta singola”. Questo tipo di intervento è sostanzialmente mirato ad affrontare un problema specifico, e la finalità è quella di completare il lavoro di consulenza-psicoterapia in una sola seduta.

La seduta si svolgerà in un lavoro intensivo di un’ora e mezza, nel corso della quale si focalizzerà il problema o disagio che sperimenti e si cercherà di individuare soluzioni e mobilitare risorse interne adattive. Al termine della seduta potrai valutare se il lavoro svolto può essere sufficiente o se ritieni di voler continuare un percorso di consulenza-psicoterapia.

Costi della psicoterapia a seduta singola:

- nello studio di Settimo San Pietro 90 euro (seduta 90 minuti)

- nello studio di Cagliari 140 euro (seduta 90 minuti)

 

Per chi decidesse di voler continuare il percorso di consulenza psicologica-psicoterapia, nello studio di Settimo San Pietro viene applicata una promozione per le prime 5 sedute successive alla seduta di psicoterapia a seduta singola:

- costo delle prime 5 sedute, 40 euro ciascuna (seduta 60 minuti)

- costo delle sedute successive alle prime 5: 50 euro

Nello studio di Cagliari le eventuali sedute successive alla seduta di psicoterapia a seduta singola hanno il costo di 65 euro.

 

Per informazioni contatta lo studio: 

Dott. Antonello Viola psicologo-psicoterapeuta

Studio Cagliari: via San Lucifero 65

Studio Settimo San Pietro: via Basilicata 5

Cellulare: 3200757817 (anche whatsapp)

Telefono e segreteria: 0707320715

web: www.psicologi-psicoterapeuti-cagliari.it



 

Bibliografia

 

Brown, G.S., & Jones, E.R. (2005). Implementation of a feedback system in a managed care environment: What are patients teaching us? Journal of Clinical Psychology, 61, 187-198.

 

Hoyt, M.F., & Talmon, M.F. (2014). What the literature says: An annotated bibliography. In M.F. Hoyt & M. Talmon (Eds.), Capturing the Moment: Single Session Therapy and Walk-In Services (pp. 487-516). Bethel, CT: Crown House Publishing.

 

Young, J. (2018). SST: The misunderstood gift that keeps on giving. In M.F. Hoyt, M. Bobele, A. Slive, J. Young, J., & M. Talmon, (Eds.), Single-Session Therapy by Walk-In or Appointment: Administrative, Clinical, and Supervisory Aspects of One-at-a Time Services (pp. 40-58). New York: Routledge. 

“Can You Solve All Your Problems in a Single Session of Therapy?”

In https://www.oprah.com/health_wellness/what-is-single-session-therapy