mercoledì 13 novembre 2024

EMDR Cagliari: studio psicoterapia-consulenza psicologica Dott. Antonello Viola

 Il trattamento con il metodo EMDR in psicoterapia: Studio Psicoterapia-Consulenza Psicologica Cagliari

Dott. Antonello Viola





EMDR è l'acronimo inglese di "Eye Movement Desensitization and Riprocessing" (Desensibilizzazione e Riprocessamento attraverso i Movimenti Oculari), un approccio psicoterapeutico di tipo integrativo, con il quale sono state prodotte parecchie ricerche che ne hanno dimostrato l’efficacia nel trattamento delle condizioni di malessere psicologico derivanti da traumi. La terapia EMDR è costituita da un insieme di protocolli standardizzati che integrano elementi metodologici derivanti da una gamma di differenti approcci psicoterapici. Nel corso degli ultimi decenni con la terapia EMDR sono già stati trattati efficacemente milioni di casi di condizioni di disagio psicologico legate a varie condizioni di distress psichico (EMDRIA, 2003-2012).
Per la precisione l’EMDR è un metodo psicoterapico relativamente recente elaborato nel 1987 dalla Psicologa nord americana Francine Shapiro, la quale ha scoperto che alcuni tipi di stimolazione esterna possono aiutare efficacemente una persona a elaborare e superare un evento traumatico o emotivamente disturbante. Fra questi tipi di stimolazione i più usati sono certamente alcuni tipi di movimenti oculari che vengono prodotti in un paziente invitandolo a seguire il movimento della mano del terapeuta (o alternativamente il “tapping”, cioè il tamburellamento sul dorso delle mani, o l’alternanza di un segnale acustico, come ad esempio lo schiocco delle dita). Pensare a un evento traumatico mentre contemporaneamente si eseguono determinati movimenti oculari genera l'effetto di riprendere o accelerare l'elaborazione delle informazioni contenute nel cervello, relative a un evento traumatico. Una particolarità fondamentale dell'approccio EMDR è che, nell'affrontare un evento disturbante lo considera in modo olistico, e cioè nelle sue componenti comportamentali, cognitive, interpersonali, emozionali e viscerali.
In generale la terapia EMDR facilita il riprocessamento efficace degli eventi traumatici o delle esperienze avverse di vita con le convinzioni associate, determinandone una risoluzione adattiva. Per accedere all’informazione e determinarne il riprocessamento l’EMDR utilizza una serie di stadi procedurali specifici che utilizzano e integrano la stimolazione bilaterale alternata tra i canali visivo, uditivo e/o tattile: queste procedure e protocolli di trattamento ben definiti facilitano il riprocessamento dell’informazione. L’EMDR utilizza un approccio psicoterapeutico a 8 fasi e tre stadi, che ottimizza una stabilizzazione sufficiente del paziente prima, durante, e dopo il riprocessamento dei ricordi stressanti e traumatici e degli stimoli associati. Lo scopo dell’approccio EMDR alla psicoterapia è quello di facilitare l’innata capacità del paziente alla guarigione. Perciò, durante il riprocessamento dei ricordi, l’intervento del terapeuta è mantenuto al minimo livello necessario per assicurare la continuità del riprocessamento dell’informazione (EMDRIA, 2003-2012).
Il trattamento psicoterapico con il metodo EMDR consta di otto fasi. La lunghezza temporale del trattamento completo dipende dal quadro anamnestico e diagnostico del paziente: esso implica un protocollo globale a tre stadi (1-ricordi passati; 2-disturbi presenti; 3-azioni future), necessari per alleviare i sintomi ed agire sulla totalità del quadro clinico presentato dal paziente. L’obiettivo della terapia EMDR è di processare completamente le esperienze cha stanno causando i problemi, e includerne delle nuove che sono necessarie per la piena salute.



Nella sede dello studio in Settimo San Pietro ai nuovi pazienti è riservata una promozione:

le prime 5 sedute al costo di 50 €/seduta (le sedute successive 55 €)



PER INFORMAZIONI:

Studio Psicoterapia, Consulenza Psicologica Psicodiagnostica

Dott. Antonello Viola

Sedi: Settimo San Pietro (CA), Via Basilicata n. 5

         Cagliari, Via S. Lucifero 65

Tel. 3200757817 (anche whatsapp)

e-mail: antonello.viola@gmail.com

web: antonelloviola.com

domenica 28 aprile 2024

NELLO STUDIO DEL DR. SIGMUND FREUD

21 aprile 2024, Berggasse 19 - Vienna, 

dopo aver percorso una rampa di scale ed aver attraversato la porta d'ingresso mi trovo nella sala d'attesa del Dr. Sigmund Freud, l'aria è rarefatta, l'atmosfera quasi magica. Questo è lo studio del padre della psicoanalisi, un genio della psicologia, a cui tanto dobbiamo, il cui impianto teorico è ancora un punto di riferimento per la psicoterapia contemporanea, ed al quale molti di noi psicoterapeuti ancora ci ispiriamo. Lo studio si trova proprio sullo stesso piano della casa di famiglia del Dr. Freud, e i due ingressi si trovano l'uno di fronte all'altro. Freud visse qua con la sua famiglia dal 1891 al 1938, anno in cui dovette dolorosamente "scappare" da Vienna, per sfuggire alla follia della persecuzione e della deportazione nazista, che di lì a poco sarebbe esplosa.

 

 So che un secolo fà, proprio in questa sala, oltre al transito degli innumerevoli pazienti del "maestro", si tenevano le riunioni del mercoledì sera della prima società psicoanalitica, e proprio da questa sala sono transitati psicoanalisti illustri come Adler, Kahane, Reitler, Stekel, Federn, Rank, Ferenczi, Jung, e tanti altri, anche Erikson, che fu paziente di Anna Freud. In questa sala è rimasta un po' di mobilia, perché per la maggior parte Freud la fece portare a Londra, dove si sarebbe stabilito per trascorrere gli ultimi anni della sua vita.

Dalla sala d'attesa passo poi alla sala ambulatorio del "professore", è rimasto ben poco, quasi niente. Mi porto proprio a fianco a quella che era la posizione del sofà, dove Freud faceva sdraiare i suoi pazienti: sul muro è delineata l'area in cui stava appeso un tappeto, proprio a fianco al lettino. Per un attimo penso che se i muri potessero parlare mi racconterebbero tante cose, essi stessi sono impregnati di dolore, angosce, sofferenze, conflitti risolti e irrisolti. 

 

Dall'ambulatorio passo poi allo studio del maestro. Anche qui è rimasto poco. Mi porto davanti alla grande finestra, davanti alla quale stava la scrivania del Dr. Freud. Alla finestra sta ancora appeso un piccolo specchio, lo stesso che stava lì un secolo fà. In realtà erano due scrivanie, collocate ad angolo retto, la poltrona di Freud davanti alla finestra. Per un attimo penso che in questo stesso punto, dove mi trovo proprio ora, Freud ha scritto gran parte delle sue opere, e ha parlato per innumerevoli ore con i suoi pazienti e con tanti dei suoi allievi e colleghi.




Passo poi per gli altri ambienti, incluse le sale dell'ampia abitazione del "maestro".
Nell'uscire dalla casa del mio grande mentore, maestro di tanti di noi psicoterapeuti con formazione psicodinamica, porto con me un senso di gratitudine, per tutto ciò che mi ha insegnato, per tutto ciò che ci ha lasciato con il suo grande genio.




mercoledì 20 dicembre 2023

LIBERATI DALLA DIPENDENZA DELLE SIGARETTE E DAL VIZIO NOCIVO DEL FUMO

PSICOTERAPIA BREVE TABAGISMO 

DIPENDENZA NICOTINA-FUMO SIGARETTE



Studio Psicoterapia-Consulenza Psicologica
Dott. Antonello Viola
- sedi dello studio a Cagliari e Settimo San Pietro/Sinnai -



Soffri di tabagismo e vorresti smettere di fumare liberandoti dalla dipendenza dal fumo delle sigarette?

Forse potresti pensare di fare un percorso mirato di psicoterapia breve in un ciclo di 8-10 sedute con l'ausilio di tecniche cognitivo-comportamentali e l'ipnositerapia.


Sii la versione migliore di te concedendoti la possibilità di liberarti da un vizio inutile,  nocivo e dispendioso.

Prenota un colloquio informativo gratuito (20-30 minuti) nella sede di Settimo San Pietro-Sinnai: chiama il 3200757817 (anche whatsapp)

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mercoledì 18 ottobre 2023

TERAPIA DI COPPIA CAGLIARI: CRISI CONIUGALI, CONFLITTI RAPPORTO DI COPPIA. LA PSICOTERAPIA PUO' RAPPRESENTARE UN'IMPORTANTE RISORSA


STUDIO PSICOTERAPIA-CONSULENZA PSICOLOGICA
DOTT. ANTONELLO VIOLA
- sedi di Cagliari e Settimo San Pietro/Sinnai -

“Vivere insieme è un’arte, un cammino paziente, bello e affascinante. Non finisce quando vi siete conquistati l’un l’altro… Anzi, è proprio allora che inizia! ” (cit. Papa Francesco)


La psicoterapia di coppia può costituire un'importante opportunità di crescita e di evoluzione positiva, generatrice di cambiamenti funzionali e del raggiungimento di un nuovo equilibrio funzionale.


Se stai cercando uno psicologo-psicoterapeuta competente, serio ed esperto per svolgere  una  psicoterapia di coppia a Cagliari e provincia, in questa  pagina puoi trovare tutte le informazioni.

Dott. Viola è uno psicologo-psicoterapeuta con pluriennale esperienza nel counseling psicologico e psicodiagnostico e nella psicoterapia. Oltre a possedere una specializzazione in psicoterapia e un Master in ipnositerapia, ha maturato una formazione integrativa ed eclettica nei metodi EMDR, nella Schema Therapy, nella Terapia di Coppia (formazione di primo livello nella terapia di coppia focalizzata sulle emozioni con Sue Johnson,  e nella terapia di coppia secondo il metodo Gottman con William Bumberry), nel metodo della Teoria Polivagale in Psicoterapia (formazione con Deb Dana), nella psicoterapia focalizzata sulle emozioni EFT (masterclass con Leslie Greenberg), e nella psicoterapia sensomotoria (masterclass con Pat Odgen e Bonnie Goldstein).

Per fissare una prima seduta contatta lo studio al n. telefono 3200757817 (anche whatsapp) o via e-mail: antonello.viola@gmail.com


QUANDO, COME E PERCHE' FARE UNA PSICOTERAPIA DI COPPIA?

Quando una coppia sperimenta problemi nella propria relazione, senza riuscire a risolverli e trascinandoli nel tempo, generalmente arriva un momento in cui tali problemi incominciano a deteriorare progressivamente il rapporto, generando insoddisfazione e ponendosi come causa potenziale di rottura. Più frequentemente è proprio in questa fase che alcune coppie (o soltanto uno dei 2 membri della coppia) decidono di richiedere l’intervento di uno psicoterapeuta per intraprendere un percorso che le aiuti a salvare la propria relazione. Ovviamente la psicoterapia di coppia non è utile soltanto alle coppie con problemi relazionali gravi (pertanto già in una fase critica), bensì può essere conveniente e costruttiva anche per quelle coppie con una buona relazione, allo scopo di apprendere a migliorare la comunicazione, prevenire futuri conflitti, e conservare una relazione più armoniosa e duratura, così come per rafforzare il proprio vincolo e conoscersi meglio e più profondamente.

I problemi per i quali una coppia decide di richiedere una psicoterapia possono essere svariati, come ad esempio mancanza di comunicazione, conflitti e discussioni frequenti, problemi sessuali, affettivi, oppure legati alla gestione degli oneri domestici, insoddisfazione con uno o vari aspetti della relazione, delusioni, frustrazione perché la relazione non risponde ad aspettative pregresse, conflitti in relazione all’educazione dei figli, problemi finanziari che colpiscono la relazione, infedeltà, problemi di gestione e di modulazione delle emozioni come la rabbia e la gelosia.

In che cosa consiste la terapia di coppia?
In primo luogo lo psicoterapeuta realizza una valutazione della situazione (sia a livello di coppia che individuale) per determinare quali sono i problemi fondamentali esistenti e gli obiettivi che si desidera raggiungere con la psicoterapia, e individuare il tipo di intervento più appropriato. La durata di una psicoterapia di coppia può essere ampiamente variabile, e dipende dalle problematiche specifiche individuali e di coppia, e dal numero di conflitti esperiti da una determinata coppia. Potrebbero essere sufficienti poche sedute per intervenire su un problema relazionale superficiale, come mesi o anni per trattare problematiche relazionali che si radicano nell’organizzazione di personalità dei singoli membri della coppia, e che si ripercuotono gravemente nelle dinamiche e nella vita dello stesso rapporto di coppia ed eventualmente della famiglia. Durante la terapia si analizzano i conflitti, così da ricavare una maggiore comprensione della loro natura, si apprende a risolvere i problemi e a discutere le differenze in modi razionali e logici, a riconoscere quali sono le idee e le convinzioni irrazionali o erronee da modificare, a rilevare quali comportamenti potrebbe auspicabilmente modificare ciascun membro della coppia e come imparare a farlo, ad ascoltare e migliorare le dinamiche comunicazionali, comprendere e accettare l’altro, così come accettare le differenze interpersonali.
Le statistiche indicano che la maggior parte delle coppie che hanno svolto una psicoterapia, circa un 75%, hanno ricavato un miglioramento nella qualità della loro convivenza. Naturalmente, quando si va in psicoterapia senza alcuna motivazione, ma soltanto perché nessuno possa dire che “non si è fatto di tutto”, allora l’efficacia di una psicoterapia è molto minore.

Quando intraprendere una psicoterapia di coppia?
Esistono segni più o meno evidenti che possono consentire di comprendere quando sia opportuno iniziare una terapia di coppia. Il primo indizio ha a che vedere con il malessere di uno o entrambi i membri della coppia. Esiste un’ampia gamma di stimoli stressanti che possono contribuire a innescare una crisi di coppia e creare una condizione di profonda conflittualità: discussioni frequenti, infedeltà, problemi economici, incongruenze educative, difficoltà sessuali, crisi lavorative, problemi di salute, dipendenze, e qualsiasi altro evento che in alcun modo cambi in modo disadattivo la dinamica relazionale familiare o di coppia. Generalmente la terapia di coppia fallisce se non vi è un livello sufficiente di impegno da parte dei membri della coppia, o come minimo un grande impegno almeno da parte di uno dei due. Sarebbe auspicabile non aspettare all’ultimo momento (quando la crisi sia ormai giunta a un punto tale da essere percepita dai membri della coppia come irrisolvibile e insanabile) per iniziare una psicoterapia di coppia, come pure sarebbe opportuno concedere alla terapia un tempo ragionevole perché possa generare i cambiamenti necessari. Ovviamente la fiducia nello psicoterapeuta è fondamentale, come pure è essenziale mantenere una fluida comunicazione in merito a tutti i dubbi che possano insorgere durante il processo terapeutico.

Come funziona la psicoterapia?
Le sedute di psicoterapia si strutturano in incontri della durata di circa un’ora ciascuno, che possono tenersi a livello individuale oppure congiunto (con entrambi i membri della coppia). E’ opportuno mantenere una frequenza degli incontri di una seduta alla settimana, sebbene comunque sia opportuno valutare il caso specifico e decidere se sia opportuna una maggiore frequenza delle sedute. Man mano che il processo terapeutico si dipana la coppia lavorerà sugli aspetti fondamentali della dinamica relazionale, comunicativa, sui nodi conflittuali, sui fattori dell’organizzazione di personalità individuale che influiscono nelle dinamiche relazionali e educative (quando la coppia viva la dimensione genitoriale).

Quanto dura la terapia?
La durata di una qualsiasi psicoterapia dipende, in primo luogo, dalla natura e dalla gravità del problema in oggetto. Nel caso della psicoterapia di coppia è fondamentale la motivazione, la fiducia e la partecipazione attiva dei membri della coppia. In ogni caso è opportuno svolgere una psicoterapia di almeno alcuni mesi, affinché il trattamento possa produrre effetti sufficientemente stabili e durevoli: ovviamente i cambiamenti profondi non si producono dal giorno alla notte, sebbene talvolta persino a partire dalle prime sedute si possono osservare cambiamenti sostanziali negli atteggiamenti e nello stato d’animo della coppia.

Il/la mio/a partner non è disposto/a a intraprendere una psicoterapia di coppia, posso comunque venire solo/a?
Spesso uno dei componenti della coppia non è motivato a iniziare un percorso terapeutico. Proprio per questo motivo è frequente che una buona parte delle psicoterapie di coppia derivino da una prima consulenza individuale con lo psicoterapeuta. In ogni caso si tenga conto che una psicoterapia individuale seguita con continuità può produrre esiti positivi e cambiamenti costruttivi nello sviluppo della relazione di coppia, o comunque può determinare un’armonizzazione nella condizione psicologica globale di chi la segue.

Che cosa deteriora le relazioni di coppia?
Generalmente le persone che si rivolgono al supporto di una psicoterapia cercano di appianare una fase di crisi, o di risolvere problemi che si trascinano da anni, oppure aiuto in un momento difficile, o consiglio per prendere decisioni importanti o semplicemente per migliorare la relazione di coppia e crescere insieme. Le ragioni più frequenti alla base delle consulenze sono rappresentate da rilevanti problemi di comunicazione, infedeltà, gelosie, assenza di desiderio, mancanza di impegno, incongruenze educative nelle dinamiche genitoriali. Non si deve comunque dimenticare che anche i grandi cambiamenti che segnano il ciclo evolutivo del sistema familiare, possono avere un rilevante effetto destabilizzante nella relazione di coppia: matrimonio, nascita di un figlio, perdita del lavoro o disoccupazione, relazioni con i suoceri e la famiglia del partner, pensionamento, malattie, lutti, ecc.

Quali sono i problemi più frequenti?
Le difficoltà comunicative costituiscono le ragioni più frequenti di crisi nel rapporto di coppia. Impelagarsi in discussioni inutili e distruttive nelle quali si fa soffrire e si soffre tremendamente, senza pervenire ad alcuna soluzione. Allo stesso modo può accadere l’esatto contrario: i membri della coppia non parlano, non comunicano, e la relazione giunge lentamente a uno stato d’agonia, fino a morire. Anche i problemi di gelosia sono molto frequenti, soprattutto nelle coppie adolescenti e di giovani adulti, potendosi comunque riscontrare, in misura minore, anche in coppie più mature. Talvolta si tratta semplicemente di caratteri o personalità che non si incontrano, che non collimano in una sufficiente complementarità: in questi casi la coppia vive e convive in uno stato di guerra e conflittualità continua. Per queste relazioni la soluzione apparentemente più funzionale sarebbe la rottura, ma senza dubbio spesso questo è facile da dire ma molto più difficile da fare. Frequentemente in questi casi i componenti della coppia tentano ripetutamente di separarsi, ma ritornano insieme, perché non possono stare l’uno senza l’altra; così spesso ricadono nella stessa spirale di conflittualità, di separazioni e di ritorni, in una perpetua conflittualità. Frequentemente questo è il caso di strutture di personalità inclini alla dipendenza affettiva.

Quali sono gli obiettivi più generali di una psicoterapia di coppia?
Incrementare nei membri della coppia le capacità di comunicare in modo efficace; addestramento nella risoluzione dei problemi; acquisizione di una maggiore consapevolezza del modo in cui gli schemi mentali, gli atteggiamenti e le modalità soggettive di pensiero influiscono sulle proprie emozioni e sul proprio comportamento, aiutando a realizzare cambiamenti nelle convinzioni, nelle attribuzioni e nelle aspettative qualora esse si rivelino controproducenti, irrazionali e distruttive; incrementare un interscambio di condotte positive; aumentare il livello di autostima dei componenti della coppia; aiutare ad acquisire e mantenere una maggiora conoscenza delle emozioni del partner; conseguire una maggiore accettazione e intimità da parte di entrambi i partner; acquisire consapevolezza del proprio modello di attaccamento e delle dinamiche dei propri modelli operativi interni (schemi mentali che orientano le aspettative e i comportamenti nelle relazioni affettive significative), e determinarne una ristrutturazione positiva quando essi siano del tipo “insicuro”, così da apprendere a identificare, sperimentare, esplorare, capire ed esprimere meglio le proprie emozioni, e gestirle in modi più appropriati.


Nello studio del Dott. Viola si effettuano, oltre che la consulenza psicologica di coppia (intervento di poche sedute focalizzato sul tema conflittuale centrale nella dinamica della relazione di coppia), percorsi di psicoterapia breve di coppia (durata 10-20 sedute) secondo il modello psicoterapeutico integrativo (l’intervento viene articolato con l’ausilio di differenti tecniche terapeutiche).
Nello sede dello studio di Settimo San Pietro/Sinnai è attiva una promozione per i nuovi pazienti, per cui le prime 5 sedute di terapia di coppia hanno il costo scontato di 50 € a seduta di 1 ora, le eventuali sedute successive hanno il costo di 60 €.

martedì 29 agosto 2023

CINQUANTA GOCCE DI SAGGEZZA PER RISCALDARE LA TUA ANIMA

 


CINQUANTA GOCCE DI SAGGEZZA

PER RISCALDARE LA TUA ANIMA


In questo piccolo libro di circa sessanta pagine, che puoi acquistare a un prezzo irrisorio, ho voluto raccogliere una serie di aforismi e citazioni di famosi autori, filosofi, maestri spirituali e psicologi, e alcune mie riflessioni personali, che spero ti potranno essere utili e di aiuto per nutrire e riscaldare la tua Anima, e forse costituire per te un seme di crescita personale e di evoluzione spirituale. A ciascuna di queste citazioni ho voluto accompagnare una mia discussione, che rappresenta il frutto dei miei studi ma anche della mia esperienza clinica, come psicologo-psicoterapeuta.
Puoi portare con te questo piccolo libro ovunque tu vada o in qualsiasi luogo ti trovi, ed eventualmente aprirlo casualmente ad una qualsiasi pagina, e leggere quella citazione, dunque riflettere sulla tua vita, sulle tue relazioni, sulla tua dimensione esistenziale, e su quanto e come risuonano dentro di te i contenuti di quella massima e delle mie riflessioni.

Vai alla pagina del libro: https://www.amazon.it/dp/B0CGL27TK1




IPNOSI NELLA VITA QUOTIDIANA E IN PSICOTERAPIA

 


IPNOSI E VITA QUOTIDIANA

Una semplice guida per comprendere un fenomeno complesso ma naturale


Questo libro non vuole essere un trattato o un manuale sull’ipnosi nella complessità della sua fenomenologia e delle sue applicazioni, piuttosto, a te che forse stai cercando risposte sintetiche e chiare su cosa sia l’ipnosi o che avresti eventualmente intenzione di approcciarti al suo utilizzo nell’ambito di una psicoterapia, voglio fornirti un quadro concettuale sintetico e rendere conto di quanto il fenomeno ipnosi in realtà non riguardi solo la psicoterapia o la medicina, ma la nostra vita quotidiana di tutti i giorni. Ti fornirò pertanto le basi concettuali che riguardano questo metodo di cura antico ma ancora essenzialmente contemporaneo, un quadro sintetico e chiaro di come funzioni l’ipnosi dal punto di vista neuro-bio-psico-fisiologico, e di come la nostra naturale trance quotidiana possa influenzare il nostro equilibrio psicofisiologico, la nostra salute e la nostra armonia interna. Oggi puoi acquistare questa interessante lettura più o meno anche al costo di un caffè, facendo un pieno di adrenalina e ormoni del benessere attraverso l'espansione della tua consapevolezza, e apportando alla tua vita una maggiore armonia esistenziale.

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mercoledì 15 marzo 2023

LA NEUROCEZIONE E LA TEORIA POLIVAGALE IN PSICOTERAPIA

 

La scala polivagale, così come concettualizzata da Deb Dana

 

La neurocezione è un concetto recentemente introdotto da Stephen Porges (direttore fondatore del “Traumatic Stress Research Consortium” e professore di psichiatria presso l'Università della Carolina del Nord) nella sua teoria polivagale, un modello teorico di spiccata e riconosciuta rilevanza per la psicoterapia

Questa teoria, alla cui diffusione ha pure ampiamente contribuito Deb Dana (medico e consulente specializzata nel trattamento del trauma complesso,  Coordinatrice del Traumatic Stress Research Consortium del Kinsey Institut e relatrice di fama internazionale, con la quale ho avuto il piacere di fare un percorso di formazione) cerca di spiegare il funzionamento della parte del nostro sistema nervoso su cui non abbiamo alcun controllo volontario, il sistema nervoso autonomo, e quali siano le possibili implicazioni in psicoterapia. Porges concettualizza la neurocezione come il processo attraverso il quale i nostri circuiti neuronali discriminano se per noi una situazione o una persona sono pericolosi o minacciosi, oppure se al contrario con ciò possiamo sentirci al sicuro senza dover implementare strategie difensive di lotta o fuga o di immobilizzazione.

È importante notare che questo processo si verifica senza la partecipazione della nostra coscienza, cioè avviene ancor prima della percezione cosciente. In primo luogo viene valutato il rischio o la minaccia della situazione: nel caso in cui venga valutata come sicura, i meccanismi difensivi (mediati dal nostro sistema nervoso simpatico) vengono disattivati, ​​per poter essere coinvolti nei comportamenti di connessione sociale. Pertanto, per esempio, persone a noi note o anche estranee, che abbiano un tono di voce e un'espressione facciale adeguati e caldi, promuovono un senso di sicurezza interiore che ci consente di interagire socialmente con loro. Altrimenti avvertiremo una sensazione di disagio o più direttamente di pericolo, che ci porterà ad adottare atteggiamenti e comportamenti difensivi, la cui connotazione, intensità e modulazione saranno direttamente legati all’intensità della percezione di minaccia. Allo stesso modo, se ci riferiamo all’infanzia quale periodo evolutivo fondante e strutturante, un bambino può sentirsi al sicuro e interagire serenamente tra risate e balbettii con la sua figura di attaccamento, se percepita come oggetto relazionale rassicurante, oppure piangere cercando sicurezza in presenza di uno sconosciuto o anche quando lo stesso caregiver sia percepito come una minaccia. Per effettuare questa valutazione di sicurezza vengono prese in considerazione sia le circostanze ambientali che le circostanze viscerali interne, cioè le informazioni che i nostri organi interni inviano al nostro cervello, quindi la nostra valutazione della situazione a livello preconscio si colora anche delle informazioni che provengono dal nostro corpo.

Questo processo ha importanti implicazioni per la psicoterapia, dal momento che una neurocezione del pericolo può essere promossa dalla storia dell'attaccamento o dai ricordi traumatici

Così una persona può mostrare strategie difensive (reazioni frequenti, pervasive e caotiche di lotta o fuga, oppure reazioni dissociative di immobilizzazione) nonostante la sua valutazione cosciente della situazione non indichi alcun pericolo oggettivo attuale. 

Pertanto in psicoterapia è molto importante consapevolizzare il paziente al riguardo delle sue risposte autonomiche disadattive, cercare di mapparle e successivamente trasformarle attraverso un progressivo riprocessamento mediato dalle varie tecniche utilizzate dalla stessa psicoterapia.

La teoria polivagale può essere proficuamente utilizzata in psicoterapia per il trattamento di una vasta gamma di condizioni di disagio psicologico, in particolar modo per i disturbi ansiosi, depressivi e dissociativi, e in tutte quelle condizioni disadattivi in cui siano presenti queste componenti.

La mia pratica clinica della psicoterapia è improntata a un approccio integrativo, in cui all'occorrenza utilizzo tecniche mediate dalla teoria polivagale in psicoterapia. 

Ricevo nelle due sedi dello studio, a Cagliari e a Settimo San Pietro/Sinnai. Qualora interessato/a puoi trovare ulteriori informazioni sui servizi offerti e costi nel mio sito web: www.psicologi-psicoterapeuti-cagliari.it


Bibliografia

Stephen W. Porges , Deb Dana (2018). “Clinical Applications of the Polyvagal Theory: The Emergence of Polyvagal-Informed Therapies”. Norton Series on Interpersonal Neurobiology).  W. W. Norton & Company; 1st edition.

Deb Dana (2018).  “The Polyvagal Theory in Therapy: Engaging the Rhythm of Regulation”. WW Norton & Co.

 

 

 

domenica 16 ottobre 2022

Puoi risolvere tutti i tuoi problemi in una singola seduta di psicoterapia?

 

Puoi risolvere tutti i tuoi problemi

in una singola seduta di psicoterapia?

- La psicoterapia a seduta singola dà un nuovo significato alla frase "terapia mirata" -

 

In meno di due ore, puoi ottenere una messa a punto e un cambio dell'olio, un rimborso delle tasse o un massaggio e forse una nuova visione della vita. Questa è l'idea alla base della terapia a seduta singola (SST), un metodo di consulenza in cui ti presenti, parli, ascolti, impari e te ne vai, possibilmente per sempre. "Nella SST, il terapeuta e il paziente si avvicinano all'incontro come se fosse probabilmente l'unico", afferma Michael F. Hoyt, PhD, che ha letteralmente aiutato a scrivere il libro su questo breve ma significativo tipo di terapia, anzi, è stato co-autore di due volumi sull'argomento.

Hoyt non è l'unico a credere che una singola seduta possa svolgere questo tipo di lavoro. Nel suo popolare podcast, la terapeuta di coppia e autrice di pubblicazioni best seller Esther Perel, illustra come riesca a produrre progressi significativi con problemi relazionali lunghi decenni in sessioni singole di psicoterapia di tre ore. Inoltre, le cosiddette cliniche "talk-in" (le cliniche “Talk-In” offrono ai bambini, ai giovani e ai loro caregiver un rapido accesso ai servizi di consulenza; le famiglie si incontrano con professionisti qualificati disponibili a fornire una sessione di consulenza individuale o familiare), che forniscono consulenza walk-in (estemporanea) per i giovani e le loro famiglie o caregiver, stanno prendendo piede in Canada, e i terapeuti nel Regno Unito e in Australia pubblicizzano sempre più la loro esperienza nell’ambito della psicoterapia a sessione singola.

Hoyt non ha deciso di specializzarsi in “sveltine”. È uno psicologo clinico originariamente formatosi in psicoterapia psicodinamica, e che nella sua pratica solitamente prevede sessioni regolari nel corso di mesi o anni. Ma alla fine degli anni '80, stava lavorando con il collega psicologo Moshe Talmon, PhD, presso un HMO (Health Maintanance Organization: un'organizzazione di mantenimento della salute, HMO, è una rete o un'organizzazione che fornisce copertura assicurativa sanitaria a un canone mensile o annuale) nel nord della California, quando Talmon ha notato che molti dei loro pazienti sono entrati in clinica solo una volta. Insieme allo psicologo Robert Rosenbaum, PhD, Hoyt e Talmon hanno deciso di seguire 200 di questi pazienti per indagare e cercare di capirne le ragioni. "Siamo rimasti sorpresi di sapere che la grande maggioranza si sentiva come se avesse ottenuto ciò di cui aveva bisogno", afferma Hoyt. E questo non costituiva un caso unico che riguardasse solo la loro clinica: altre ricerche hanno mostrato che dal 20 a quasi il 60 percento di coloro che hanno visitato uno psicoterapeuta sono andati solo una volta. Quindi il trio ha condotto uno studio con 58 pazienti, in cui hanno strutturato ogni prima sessione come se fosse l'ultima; Il 59% si è sentito soddisfatto del trattamento e ha rifiutato ulteriori appuntamenti, e di questi pazienti unici, tre mesi dopo l'88% avevano riportato un miglioramento in relazione alla problematica per la quale avevano richiesto un trattamento psicoterapico. I ricercatori hanno quindi sviluppato linee guida su come riformulare una sessione tipica sulla base del presupposto che il paziente non sarebbe tornato.

Nel 1988, Hoyt, Talmon e Rosenbaum hanno presentato le loro scoperte a una conferenza di psicologia a San Francisco. Mentre alcuni critici chiamavano la SST "terapia con cerotti", Holt afferma che molti praticanti erano incuriositi da un metodo che poteva aiutare un gran numero di persone liberando tempo per coloro che richiedevano un'attenzione prolungata. Poiché sempre più professionisti praticavano la SST, i questionari di follow-up hanno mostrato che non solo i pazienti ottenevano molto dalla loro sessione, ma la risoluzione di un problema portava a miglioramenti in altre aree della loro vita.

Quindi, come funziona in genere? Negli appuntamenti che durano in media dai 60 ai 90 minuti, il terapeuta si concentra sui tuoi punti di forza e abilità, quindi ti aiuta a identificare e mettere in pratica le cose che puoi fare ora per sbloccarti. La SST utilizza principi simili alle terapie cognitivo-comportamentali e incentrate sulla soluzione, entrambe intese ad aiutarti a risolvere il tuo problema da solo. "Invece di guardare quali pensieri e comportamenti negativi potrebbero causare il tuo problema, esaminiamo quelli positivi che potrebbero risolverlo", afferma Hoyt.

Quel metodo ha attratto fortemente Keren, uno dei recenti pazienti di Talmon in Israele. Anche se Keren ha 48 anni, è sposata e madre di figli adulti, i suoi genitori stavano ancora cercando di controllare le sue finanze. Ma non le interessava un'analisi approfondita del passato; voleva un consiglio specifico su come parlare con i suoi genitori di una questione che la torturava da tempo: mettere a suo nome la casa che avevano acquistato e dove viveva. Temeva che anche affrontare questo argomento potesse danneggiare la loro relazione.

Dopo 30 minuti con Talmon, Keren si sentiva come se avesse compreso appieno la dinamica della sua famiglia; hanno trascorso la seconda metà della sessione concentrandosi sulla conversazione imminente e sul gioco di ruolo. "Il dottor Talmon mi ha aiutato a capire che non solo dipendevo dai miei genitori, ma anche loro dipendevano da me", dice Keren. Si rese anche conto che la sua reazione alla risposta dei suoi genitori, per quanto negativa potesse essere, era completamente nelle sue mani. Due giorni dopo la seduta, Keren si è seduta con sua madre da sola ed ha espresso come a questo punto della sua vita, non avere la proprietà a suo nome la mettesse in una posizione di svantaggio. Con sua sorpresa, sua madre acconsentì: "ha detto che non ci aveva mai pensato in quel modo." Entro tre settimane, i suoi genitori le hanno presentato una lettera legale dicendo che la proprietà era sua. Dopo di ciò Keren non ha più avuto bisogno di parlare nuovamente con Talmon dei suoi genitori, ma ha preso un appuntamento per discutere di una questione completamente diversa che coinvolge il suo capo e questioni lavorative.

Le persone che tendono a ricavare i migliori risultati con la SST, dice Hoyt, possono identificare un obiettivo relativamente specifico: affrontare il dolore, costruire l'autostima, convalidare i sentimenti. Negli studi, è stato anche dimostrato che la SST aiuta a ridurre l'ansia, gli incubi ricorrenti, l'abuso di alcol e l'autolesionismo, oltre ad aiutare a gestire le fobie e gli attacchi di panico. Naturalmente, ci possono essere casi, come quando qualcuno è stato maltrattato o sta affrontando un trauma, in cui una singola sessione "potrebbe aprire una lattina piena di vermi, e lasciare al cliente sentimenti che non riesce a gestire", afferma Ryan Howes, PhD , uno psicologo clinico in uno studio privato a Pasadena, in California, che ha svolto una manciata di sessioni una tantum su richiesta dei pazienti. Quelli sono casi in cui le sessioni aggiuntive hanno un senso.

Il suggerimento che potresti risolvere un problema proprio qui, proprio ora, oggi, può dare potere. "Il numero più comune di visite terapeutiche a cui molte persone si impegnano è zero", afferma Brian Yates, PhD, professore di psicologia all'American University di Washington, DC, che studia il rapporto costo-efficacia della terapia. Quindi, se qualcuno prova una visita e ne esce con un piano concreto, un rinvio o anche il desiderio di partecipare a più sedute, "può essere molto meglio di niente". E alla fine, dice Talmon, "non importa di quante sedute hai bisogno, se ti avvicini a ciascuna come se fosse l'unica, è probabile che sia la forma di terapia più conveniente che tu possa avere".

Anche se non esiste un elenco di psicoterapeuti SST, per aiutarti a trovare uno specialista puoi controllare i siti web degli psicoterapeuti e fare riferimento a frasi come "a breve termine", "psicoterapia breve", "focalizzato sulla soluzione" e "risoluzione dei problemi"; chiama questi specialisti e chiedi se sono aperti a incontrarti anche una sola volta o poche volte. 

Nel mio studio specialistico puoi richiedere l’intervento di “psicoterapia a seduta singola”. Questo tipo di intervento è sostanzialmente mirato ad affrontare un problema specifico, e la finalità è quella di completare il lavoro di consulenza-psicoterapia in una sola seduta.

La seduta si svolgerà in un lavoro intensivo di un’ora e mezza, nel corso della quale si focalizzerà il problema o disagio che sperimenti e si cercherà di individuare soluzioni e mobilitare risorse interne adattive. Al termine della seduta potrai valutare se il lavoro svolto può essere sufficiente o se ritieni di voler continuare un percorso di consulenza-psicoterapia.

Costi della psicoterapia a seduta singola:

- nello studio di Settimo San Pietro 90 euro (seduta 90 minuti)

- nello studio di Cagliari 140 euro (seduta 90 minuti)

 

Per chi decidesse di voler continuare il percorso di consulenza psicologica-psicoterapia, nello studio di Settimo San Pietro viene applicata una promozione per le prime 5 sedute successive alla seduta di psicoterapia a seduta singola:

- costo delle prime 5 sedute, 40 euro ciascuna (seduta 60 minuti)

- costo delle sedute successive alle prime 5: 50 euro

Nello studio di Cagliari le eventuali sedute successive alla seduta di psicoterapia a seduta singola hanno il costo di 65 euro.

 

Per informazioni contatta lo studio: 

Dott. Antonello Viola psicologo-psicoterapeuta

Studio Cagliari: via San Lucifero 65

Studio Settimo San Pietro: via Basilicata 5

Cellulare: 3200757817 (anche whatsapp)

Telefono e segreteria: 0707320715

web: www.psicologi-psicoterapeuti-cagliari.it



 

Bibliografia

 

Brown, G.S., & Jones, E.R. (2005). Implementation of a feedback system in a managed care environment: What are patients teaching us? Journal of Clinical Psychology, 61, 187-198.

 

Hoyt, M.F., & Talmon, M.F. (2014). What the literature says: An annotated bibliography. In M.F. Hoyt & M. Talmon (Eds.), Capturing the Moment: Single Session Therapy and Walk-In Services (pp. 487-516). Bethel, CT: Crown House Publishing.

 

Young, J. (2018). SST: The misunderstood gift that keeps on giving. In M.F. Hoyt, M. Bobele, A. Slive, J. Young, J., & M. Talmon, (Eds.), Single-Session Therapy by Walk-In or Appointment: Administrative, Clinical, and Supervisory Aspects of One-at-a Time Services (pp. 40-58). New York: Routledge. 

“Can You Solve All Your Problems in a Single Session of Therapy?”

In https://www.oprah.com/health_wellness/what-is-single-session-therapy